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al testo di Rosetta Sacchi
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Mesi che corrono lenti monotoni spenti distinti dal nome diverso le stesse ombre la fatica di convogliare il pensiero verso itinerari di verde e di luce
mesi rimuginanti parole progetti lontani confusi dentro una stagione ibernata l’oppressione di un nemico che vaga non visto letale che dove s’annida prolifera ed è innaturale pensare di starsene quieti in attesa perenne
mesi frenati di eventi sospesi di speranze or più fioche or più accese che torni lo stato chiamato normale. Sarà estate o forse d’autunno o ancor più lontano quando avremo compreso che l’anomalo è il corso ordinario. |
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